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AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI |
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VITA DI FATTORI |
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1825 |
Nasce il 6 settembre a Livorno.
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1846 |
Si trasferisce a Firenze e l'anno successivo diventa allievo di Giuseppe Bezzuoli. |
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1855 |
Frequenta il caffè Michelangiolo, punto di ritrovo di un gruppo di artisti - tra cui Odoardo Borrani, Vito d'Ancona, Telemaco Signorini - che danno vita attorno a questa data al gruppo dei macchiauoli. |
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Il principe Demidoff apre al pubblico le sue raccolte della villa di Pratolino, presso Firenze, dove sono rappresentati i maggiori artisti contemporanei francesi. |
1856 |
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Napoleone III - accordatosi segretamente con Cavour, l'anno precedente, per un'alleanza franco-piemontese contro l'Austria - annuncia all'ambasciatore asburgico l'imminente stato di guerra. Il 10 gennaio Vittorio Emanuele pronuncia in Parlamento il discorso del «grido di dolore», mobilitazione dell'esercito piemontese con volontari da tutta Italia. Il generale austriaco Giulay tenta senza successo di prevenire l'arrivo dei francesi. A Firenze, il 27 aprile, manifestazione popolare guidata dal mazziniano Giuseppe Dolfi: Leopoldo II abbandona la città; governo provvisorio di Bettino Ricasoli. Il 20 maggio, vittoria dei franco-piemontesi a Montebello. 30-31 maggio, vittoria dei piemontesi a Palestro. 4 giugno, i franco-piemontesi battono gli austriaci a Magenta. 8 giugno, Vittorio Emanuele II e Napoleone III entrano a Milano. 24 giugno, battaglia di San Martino e Solferino: ritirata austriaca. 11 luglio, armistizio di Villafranca. 10 novembre, pace di Zurigo, con la clausola della restaurazione dei legittimi sovrani nell'Italia centrale. Signorini dipinge Alt di granatieri toscani a Calcinato, esposto con L'artiglieria toscana a Montechiari alla Promotrice di Firenze. |
1859 |
Partecipa al concorso bandito il 23 settembre da Bettino Ricasoli per un'opera sulle recenti battaglie della seconda guerra di indipendenza. La manifestazione lo vedrà vincitore con il bozzetto per Il campo italiano alla battaglia di Magenta, dipinto completato ed esposto nel 1862. |
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Plebisciti in Emilia e in Toscana, annessione al Piemonte. In maggio spedizione dei Mille: Garibaldi assume la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele II. L'anno dopo, quest'ultimo è nominato re d'Italia. Signorini dipinge La cacciata degli austriaci dalla borgata di Solferino. |
1860 |
Sposa Settimia Vannucci e si reca a Livorno - meta di soggiorni periodici fino al 1867 - dove dipinge una serie di ritratti dei familiari tra cui Ritratto della cugina Argia (1861). È con lui Nino Costa dal quale riceve preziosi suggerimenti. |
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Trasferimento della capitale del Regno d'Italia da Torino a Firenze. Signorini dipinge La sala delle agitate nel manicomio di San Bonifacia. |
1865 |
Esegue tre grandi dipinti: Acquaiole livornesi, Le macchiaiole e Costumi livornesi. |
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L'Italia dichiara guerra all'Austria. 29 giugno, sconfitta italiana a Custoza. 29 luglio, battaglia navale a Lissa, perduta ancora dagli italiani. 12 agosto, armistizio di Cormons. Garibaldi, vittorioso a Bezzecca, è costretto a evacuare il Trentino. 3 ottobre, pace di Vienna: il Veneto, ceduto a Napoleone III, e riconsegnato all'Italia dopo un plebiscito. Muore a Bolzano Raffaello Sernesi in seguito a una ferita riportata nella campagna garibaldina. |
1866 |
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3 novembre, sconfitta a Mentana delle Camicie rosse. Numerosi artisti, tra cui Abbati e Borrani, si recano spesso a Castiglioncello, ospiti di Diego Martelli. Lega dipinge tra il 1867 e il 1869 alcuni suoi capolavori: Il canto dello stornello, La visita e Il pergolato. Boldini espone per la prima volta a Firenze. Da Napoli giunge a Firenze anche De Nittis. Vito d'Ancona va a Parigi. In questa città, al Café Guerbois iniziano gli incontri degli artisti che daranno vita alla ricerca impressionista. |
1867 |
Muore la prima moglie. Iniziano i soggiorni a Castiglioncello presso Diego Martelli. |
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1869 |
Diventa professore all'Istituto di belle arti di Firenze. |
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La capitale italiana viene trasferita da Firenze a Roma. |
1871 |
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1873 |
Si reca per la prima volta a Roma dove esegue alcuni dipinti tra cui Barroci romani (o Riposo). |
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A Parigi, prima mostra degli impressionisti nello studio del fotografo Nadar. |
1874 |
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1875 |
È ospite a Fauglia, presso Pisa, della famiglia Gioli e si reca durante l'anno a Parigi con Francesco Gioli, Cannicci e Ferroni. Al Salon parigino viene esposto Barrocci romani. |
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Iniziano i vari ministeri Depretis, che dureranno fino al 1887. |
1876 |
Il perduto Mercato dei cavalli in piazza della Trinitý a Roma partecipa ed è premiato all'Esposizione internazionale di Filadelfia. |
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1880 |
Durante il viaggio di ritorno dall'Esposizione internazionale di Melbourne il Mercato dei cavalli in piazza della Trinitý a Roma affonda nel naufragio del piroscafo Europa. È nominato professore onorario all'Istituto di belle arti di Firenze. Si lega sentimentalmente alla governante di casa Gioli, Amalia Nollemberg; la relazione giudicata sconveniente dai suoi stessi amici, viene fatalmente interrotta. |
CONTINUA |
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