AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI | VITA DI MASACCIO | |
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Epurazione di aristocratici fiorentini, tra cui gli Alberti. A Firenze, "concorso" per le porte del battistero. Gherardo Starnina è in Spagna. |
1401 | Tommaso nasce a San Giovanni Valdarno, dal notaio ser Giovanni di Mone di Andreuccio e da Jacopa di Martinozzo di Dino. Secondo la tarda testimonianza del fratello, sarebbe nato il 21 dicembre. |
Ha fine lo scisma d'Occidente: a Costanza Martino V (Oddone Colonna) è eletto papa. Epidemia di peste a Firenze. Bernardino da Siena inizia la sua predicazione. Brunelleschi inizia i progetti per la cupola della cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore. |
1417 | Verso la fine dell'anno si trasferisce a Firenze. Lo speziale Tedesco di Feo, secondo marito della madre, non menziona tra i suoi eredi né lui, né il fratello di Masaccio, Vittore o Giovanni, detto lo Scheggia. |
Conclusione dei lavori conciliari a Costanza e condanna dell'eresia di Hus. In maggio il papa rientra in Italia: prime tappe a Brescia, Pavia, Mantova. A Firenze, lavori in Santa Trinita e in Sant'Egidio; l'Arte di calimala s'impegna a finanziare il cantiere della cupola del duomo. | 1418 | Nel novembre il patrigno, Tedesco di Feo, risulta già morto. In ottobre Tommaso garantisce per un legnaiolo di San Giovanni Valdarno che entra nella corporazione dei legnaioli. |
In febbraio il papa giunge a Firenze, iniziano i lavori allo Spedale degli Innocenti su progetto di Brunelleschi. Trittico eponimo (oggi a Cleveland) del Maestro del 1419. Muore il pittore Pietro Nelli. | 1419 | |
Il papa promuove la sede fiorentina al rango arcivescovile. Firenze e Milano si accordano sulle rispettive sfere d'influenza. Consacrazione della chiesa fiorentina di Sant'Egidio l'8 settembre, il giorno dopo il papa lascia la città. Nascono Bertoldo di Giovanni e Benozzo Gozzoli. | 1420 | |
Firenze acquista Livorno. Sono istituiti i consoli del mare. Felice Brancacci è podestà a Pisa. Filippo Lippi pronuncia i voti nel convento del Carmine a Firenze. Nasce Andrea del Castagno. Muore Nanni di Banco. | 1421 | Mariotto di Cristofano sposa Caterina, sorellastra di Masaccio. Suo fratello, lo Scheggia, è documentato presso la bottega di Bicci di Lorenzo, e a fine anno anche Andrea di Giusto Manzini, ma non si hanno elementi certi per ipotizzare un'eventuale presenza anche di Masaccio. |
Crisi politica tra Milano e Firenze; qui, in aprile, consacrazione solenne del Carmine. Nasce Benedetto da Maiano. Jacopo della Quercia lavora a Lucca. | 1422 | A Firenze, il 7 gennaio si iscrive all'Arte dei medici e speziali: risulta «pictor» della parrocchia di San Niccolò in Oltrarno. La data 23 aprile è segnata sul trittico di San Giovenale che gli è ormai concordemente riconosciuto. In ottobre paga due lire al camerlengo dell'Arte. |
Masolino dipinge la Madonna di Brema, il 18 gennaio il pittore s'iscrive all'Arte dei medici e speziali, un anno dopo Masaccio. Incendio del convento di Santa Croce a Firenze. | 1423 | |
Un'epidemia di peste scoppia nel fiorentino. In febbraio, Firenze entra in guerra contro Milano. Braccio da Montone muove contro L'Aquila e il papa, Martino V, lo scomunica. Le truppe viscontee battono le milizie fiorentine a Zagonara in luglio; le milizie ducali penetrano in Toscana: costernazione e panico a Firenze. Ultime notizie documentarie di Mariotto di Nardo. Masolino si trova a Empoli. Dello Delli è esule: prima a Siena, poi a Venezia. Qui giunge anche Ghiberti dopo la posa in opera delle porte del battistero. Controversia tra Francesco d'Antonio e Masolino. | 1424 | E' riferita a quest'anno la sua iscrizione alla compagnia di San Luca che riunisce i pittori fiorentini. E' un atto dovuto, in base agli statuti delle arti riformati nel 1406 (a fine anno si iscrive anche Masolino): è probabile che a spingere i due artisti a regolarizzare la loro posizione fosse qualche commissione importante, quale per esempio la Sant'Anna metterza per Sant'Ambrogio. Due sue sorellastre, Spinetta e Lisa o Ysabetta, muoiono di peste. |
Battaglia di Val di Lamone tra fiorentini e viscontei: il capitano al soldo di Firenze, Oddo da Montone, è ucciso. Firenze stringe alleanza con Venezia, nonostante la rivalità commerciale, per far fronte comune contro Milano. In maggio Gentile da Fabriano consegna il Polittico Quaratesi, e in giugno lascia Firenze. Paolo Uceello si trasferisce a Venezia. Si commissionano a Ghiberti altre porte per il battistero. Masolino collabora a una sacra rappresentazione nella chiesa del Carmine. Nasce Alesso Baldovinetti. | 1425 | Insieme al pittore, più anziano, Niccolò di ser Lapo ha bottega a Firenze a Sant'Apollinare (chiesa non più esistente): i due artisti sono pagati per dorature di candelabri processionali per conto del vescovo di Fiesole. In luglio risulta debitore del pizzicagnolo Bartolomeo di Lorenzo. |
Le truppe della lega antiviscontea assediano Brescia: Felice Brancacci è inviato al campo. Primi pagamenti per l'attività ungherese di Masolino, ma in dicembre muore Pippo Spano e il contratto viene rescisso. A causa dell'opposizione degli aristocratici, non passa la proposta d'istituzione del catasto. | 1426 | In febbraio, contratto per il polittico del Carmine di Pisa. I pagamenti si susseguono sino a dicembre, anche senza la presenza del pittore. In aprile paga imposte a San Giovanni Valdarno assieme al fratello Scheggia. In agosto il pellicciaio Tommaso di Jacopo lo indica tra i suoi debitori: il pittore avrebbe offerto una Madonna a parziale saldo del debito. |
A Firenze, in maggio, è definitivamente istituito il catasto. Muoiono Gentile da Fabriano e Lorenzo di Bicci. Masolino è citato per debiti, ma in luglio risulta ancora in Ungheria. | 1427 | In gennaio è ancora documentata la sua presenza a Pisa. In luglio presenta col fratello la "portata" catastale congiunta: vivono in affitto e con la madre. Ha bottega presso la Badia di Firenze. |
A Firenze, revoca del bando contro gli Alberti e accordo con Milano. Poggio Bracciolini scrive a Roma il De avaritia, Leon Battista Alberti conclude a Bologna i suoi studi universitari. Brunelleschi inizia a lavorare nella chiesa fiorentina di Santo Spirito, Donatello esegue il Banchetto di Erode per il fonte battesimale di Siena, Ghiberti l'Arca dei martiri Proto, Giacinto e Nemesio. | 1428 | Dopo il 20 giugno si sa a Firenze della sua morte a Roma. Il Libro di Antonio Billi (1506-1530 circa) fonte prevasariana, riporta il commento di Brunelleschi: «Noi abbiamo fatto una grande perdita», e la presunta causa della morte («di veleno»). In realtà l'estate romana è quell'anno molto insalubre, con migliaia di morti. La sua morte in età di ventisette anni è riferita già dal Landino nel commento dantesco del 1481 e in data imprecisata da Antonio Manetti (morto nel 1497, e quindi entro quest'anno). |
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