Giotto

quadro cronologico


AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI
VITA DI GIOTTO

Nel quadro delle lotte tra guelfi e ghibellini, Manfredi, figlio naturale di Federico II e re di Sicilia, è ucciso in battaglia a Benevento. Tra quest'anno e il 1269, Nicola Pisano realizza a Siena, in collaborazione col figlio Giovanni, con Arnolfo di Cambio e Lapo di Ricevuto, il pulpito del duomo.
1266 Nasce attorno a quest'anno, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello. La data si deduce dalla notizia riportata nel Centiloquio di Antonio Pucci (1373) secondo il quale il maestro sarebbe morto all'età di settant'anni; un'altra conferma verrebbe dalla Cronica di Giovanni Villani (v. alla data 1337).

A Pistoia, Fra Guglielmo da Pisa completa il pulpito di San Giovanni Fuorcivitas. 1270

Coppo di Marcovaldo esegue, insieme a suo figlio Salerno, un grande Crocifisso per il duomo di Pistoia. 1274

Attorno a questa data, Arnolfo di Cambio realizza le sue prime opere certe: il Monumento funebre del cardinale Annibaldi in San Giovanni in Laterano a Roma e la Tomba di Adriano V nella chiesa di San Francesco a Viterbo. 1276

Attorno a questa data Cimabue esegue la Madonna di Santa Trinità, oggi agli Uffizi. 1280


1296 Tra quest'anno e il 1304 circa è attivo nella basilica superiore di San Francesco ad Assisi, dove esegue il ciclo con le storie del santo (Accertamento delle stimmate, Omaggio di un uomo semplice, Sogno di Innocenzo III., Approvazione della regola, Apparizione al capitolo di Arles). In questo stesso periodo si colloca con tutta probabilità il primo soggiorno romano e il passaggio per Rimini.

Papa Bonifacio VIII indice il primo giubileo. 1300

7 settembre: episodio dello "schiaffo di Anagni": Bonifacio VIII è imprigionato dalle milizie del re di Francia Filippo IV il Bello e dai soldati della famiglia romana dei Colonna. Il papa muore poco dopo, l'11 ottobre. 1303 Si trova probabilmente a Padova, fino al 1305, dove attende per conto di Enrico Scrovegni alla decorazione della cappella dell'Arena. Mancano documenti riferibili al suo soggiorno ma è possibile fissare alcune date riguardanti la costruzione dell'edificio: nel 1300 Enrico Scrovegni acquista il terreno per edificare una cappella privata; nel 1302 ha probabilmente inizio la costruzione, autorizzata da Ottobono de' Razzi, divenuto in quell'anno patriarca di Aquileia; nel 1305 i frati eremitani del vicino convento protestano contro il tentativo di modifica della cappella da oratorio privato a chiesa aperta al culto. Nello stesso anno il Maggior consiglio di Venezia approva il prestito a Enrico Scrovegni «de pannis Sancti Marci». Si trattava forse di paramenti e/o tovaglie d'altare per la cerimonia di consacrazione della cappella; a questa data, quindi, si può ragionevolmente pensare che gli affreschi fossero compiuti.

Muore papa Benedetto XI: la sede papale resta vacante per un anno. Tra il 1304 e il 1306 Dante inizia l'Inferno, prima cantica della Divina Commedia. 1304

Col nome di Clemente V è eletto il francese Bertrand de Got che si fa incoronare a Lione, sottomettendosi in tutto e per tutto alla volontà del re di Francia. Tra quest'anno e il successivo, a Padova Giovanni Pisano scolpisce per l'altare della cappella dell'Arena (o degli Scrovegni) il gruppo scultoreo della Madonna col bambino. 1305

A Napoli, Pietro Cavallini, al servizio dl re Carlo II d'Angiò, affresca la cappella Brancaccio di San Domenico con Storie di sant'Andrea, di san Giovanni evangelista e della Maddalena..A Orvieto, Lorenzo Maitani è a capo del cantiere del duomo e ne inizia la decorazione scultorea. 1308

Clemente V fissa la residenza papale ad Avignone, la cosiddetta "cattività avignonese" avrà termine solo nel 1377. 1309 E' di quest'anno la prima notizia documentaria in cui compare il suo nome. Si tratta della restituzione di un prestito di cinquecento libbre di denaro cortonese effettuata da Palmerino Guidi «pro se et Iocto Bondoni de Florentia» (Martinelli 1973).

Il 6 gennaio, il re di Germania Enrico VII si fa incoronare a Milano re d’Italia e nomina vicario imperiale Matteo Visconti. Duccio di Boninsegna porta a termine la Maestà iniziata nel 1308 per l'altar maggiore del duomo di Siena (attualmente al Museo dell'Opera del duomo) dove viene collocata il 9 giugno. 1311 A Firenze Giotto «filius emancipatus Bondonis pictor populi S. Marie Novelle», insieme ad altri sette cittadini, si rende garante per un prestito a un certo Corso di Simone.

Nonostante le opposizioni, il 29 giugno Enrico VII cinge la corona imperiale in San Giovanni in Laterano a Roma. 1312 Il 15 giugno Ricuccio di Puccio del Mugnaio dispone nel proprio testamento un lascito in denaro per l'olio destinato all'illuminazione del Crocifisso di Santa Maria Novella, opera di Giotto di Bondone, come pure per una tavola in San Domenico a Prato, commissionata dal testatore all'artista. Al 4 settembre di questo stesso anno risale un documento di affitto di un telaio a Bartolo di Rinuccio.

Rottura tra papa Clemente V e l'imperatore Enrico VII che muore il 24 agosto di questo stesso anno. Firenze si pone sotto la protezione del re di Napoli Roberto d'Angiò al quale il pontefice, l'anno successivo, conferisce il titolo di vicario imperiale per tutta l’Italia. 1313 L'8 dicembre, da Firenze, nomina un procuratore per riavere indietro delle masserizie lasciate a Roma presso una certa Lippa (o Filippa) da Rieti (o de' Ritis), nella casa della quale, presso la Torre dei conti, aveva soggiornato.


1314 Sempre a Firenze, nomina in due diverse occasioni dei procuratori. Il 14 settembre chiede la copertura del prestito di cui si era reso garante nel 1311.

Siena: Simone Martini, sul modello della Maestàdi Duccio di Boninsegna, dipinge la Maestà nella Sala del consiglio in Palazzo pubblico. Pisa: Tino di Camaino esegue la Tomba di Enrico VII, lo stesso artista diviene capomastro del duomo di Siena. 1315

Tra questo e l'anno successivo, Pietro Lorenzetti dipinge il polittico commissionato dal vescovo di Arezzo, Tarlati, per la pieve di Santa Maria. 1320 Da questa data risulta iscritto alla Matricola dell'Arte dei medici e degli speziali.


1322 Tra quest'anno e il 1326 vari documenti attestano la sua presenza a Firenze.

Alfonso d'Aragona si impadronisce della Sardegna che diventa una provincia spagnola. Tino di Camaino scolpisce a Napoli, in Santa Maria Donnaregina, il Monumento funebre della regina Maria d'Ungheria, madre del re di Napoli Roberto d'Angiò. Inizia quest’anno a Pisa l'edificazione della chieda della Spina, terminata nel 1333. 1323

Il Comune di Firenze recupera la sua indipendenza dopo il periodo di protezione del re di Napoli Roberto d'Angiò e di suo figlio Carlo, duca di Calabria, morto quest'anno, che aveva governato la città dal 1325 attraverso il suo vicario Gualtieri di Brenne: tornano a costituirsi il consiglio popolare e il consiglio del Comune, retti dal capitano del popolo e dal podestà. I Gonzaga cacciano i Bonacolsi e diventano i nuovi signori di Mantova. Simone Martini esegue l'affresco con Guidoriccio da Fogliano nel Palazzo pubblico di Siena. A Firenze, Bernardo Daddi esegue un trittico per la chiesa di Ognissanti (oggi agli Uffizi) raffigurante la Madonna col Bambino, san Matteo e san Nicola. 1328 L'8 dicembre la Cancelleria angioina registra il primo di una lunga serie di pagamenti a «Magistro Iocto de Florentia pictore».

Pietro Lorenzetti dipinge la Maestà per la chiesa del Carmine a Siena (oggi nella Pinacoteca nazionale). 1329


1330 20 gennaio: Roberto d'Angiò lo accoglie a corte come “familiare”.


1331 Il 20 maggio Roberto d'Angiò autorizza il pagamento delle spese sostenute per diversi dipinti in Castel nuovo a Napoli.

Tra quest'anno e il 1338 Taddeo Gaddi affresca le Storie della Vergine nella cappella Baroncelli della chiesa fiorentina di Santa Croce. 1332 Il 16 marzo re Roberto d'Angiò gli elargisce una somma di denaro e un'esenzione fiscale, assegnandogli una pensione di dodici once d'oro annue. Tra quest'anno e il seguente, da una trascrizione di documenti angioini anteriore al XVII secolo si ricava la notizia di una sua controversia legale, a Napoli con un certo Giovanni da Pozzuoli.

Simone Martini esegue la pala dell'Annunciazione per il duomo di Siena (attualmente conservata agli Uffizi). 1333

Tra quest'anno e il successivo Pietro Lorenzetti esegue gli affreschi di San Francesco a Siena. 1334 Il 12 aprile le autorità comunali di Firenze lo nominano capomaestro dell'Opera di Santa Reparata e soprintendente ai lavori del Comune. Il 18 luglio si gettano le fondamenta del campanile di Santa Reparata (Santa Maria del Fiore).

A quest'anno circa risale un ciclo di affreschi di ispirazione giottesca nella chiesa di Santa Maria Donnaregina a Napoli, attribuito al Maestro delle Storie di Santa Elisabetta, così chiamato per gli episodi raffigurati nella serie di dipinti citati, tratti appunto dalla vita di quella santa. Ambrogio Lorenzetti inizia per il duomo di Siena un ciclo di affreschi purtroppo andati perduti, proprio come gli affreschi con Storie della vita della Vergine ultimati quest'anno (da Ambrogio e dal fratello Pietro) per la facciata dell'ospedale di Santa Maria della Scala in quella stessa città. In Francia, ad Avignone, ha inizio l'edificazione del Palazzo dei papi, ultimato nel 1365, uno dei maggiori esempi architettonici del Trecento europeo. 1335

A Milano, Azzone Visconti commissiona a Francesco de' Pegorari la chiesa di San Gottardo in Corte, il cui campanile si pone tra le testimonianze più significative dell'arte gotica lombarda. Simone Martini si trova ad Avignone. 1336

Ambrogio Lorenzetti inizia gli affreschi del Buon governo nel Palazzo pubblico di Siena. 1337 Nella sua Nuova Cronica, il fiorentino Giovanni Villani (1280-1348) registra alla data dell'8 gennaio 1336 (secondo lo stile fiorentino, che faceva iniziare l'anno dal 25 marzo, festa dell'Annunciazione: per cui, in base al computo odierno, si trattava in realtà dell'8 gennaio 1337) la morte di Giotto, di ritorno da Milano dove il Comune di Firenze lo aveva inviato, affinché prestasse la sua opera presso il signore della città, Azzone Visconti.


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