Magritte
Le modèle rouge Le modèle rouge
(Il modello rosso),
1937

Questa è la seconda versione del dipinto con lo stesso titolo realizzato nel 1935 e ora al Moderna Museet di Stoccolma. Questo quadro fu realizzato per Edward James a Londra: motivo per cui Magritte aggiunse, rispetto alla prima versione, le monete inglesi in basso a sinistra. La metamorfosi delle scarpe che si trasformano in piedi fu definita nel 1936 da Paul Nougé, uno dei massimi studiosi magrittiani, «un grido di allarme una critica alle convenzioni sociali. Magritte stesso commentò nel 1938: «Grazie a Le modèle rouge ci si rende conto che l'unione di un piede umano e di una scarpa dipende m realtà da un'abitudine mostruosa».
In Le modèle rouge del 1935 Magritte dipinge due scarpe, anzi due stivaletti (polacchine?) che verso la punta prendono forma di piede umano. Dunque l'occhio non solo vede ma anche pensa, è consapevole di ciò che ha visto, di ciò che si nasconde dietro l'apparenza e di ciò che si potrebbe vedere. In questo caso la visione si produce per metonimia, altre volte per metafora:

essa è il risultato di un processo retorico, ma si esplica e si concretizza attraverso modelli logici che dispiegano l'illogicità del mondo. É la realtà a essere carica di non-senso, oppure essa si dispiega in ordinata naturalità e sono invece i nostri apparati riceventi e conoscitivi (i sensi e la ragione, la fantasia e la regola) a sconvolgerne la logica?


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