Ernst
La grande ruota ortocromatica che fa l'amore su misura Sommerso dalle acque,
1919,
Parigi, Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou.

A Monaco vede alcune pubblicazioni dada stampate a Zurigo. In quell'anno assume il nome di Dadamax e con Baargeld fonda il centro dada "W/3 West Stupidia". Pubblicano "Der Ventilator" (vietato dalle autorità britanniche d'occupazione ) e il "Bullettin D.". Organizzano la prima mostra dada a Colonia.
Così racconta Ernst nell'autobiografia pubblicata nel 1961: «[...] il mio occhio viene fortemente attratto dalle pagine di un catalogo stampato: gli inserti pubblicitari illustrano oggetti relativi alle ricerche antropologiche, microscopiche, psicologiche, mineralogiche, paleontologiche. È qui che scopro gli elementi di una figurazione tanto lontana e assurda da provocare in me un improvviso intensificarsi delle facoltà visive: una successione allucinante di immagini contraddittorie, doppie, triple, multiple, sovrapposte l'una all'altra con la persistenza e la rapidità proprie delle rievocazioni amorose e delle visioni in dormiveglia.

[...] Basta aggiungere a queste illustrazioni, mediante il semplice atto del disegnare e del dipingere, un colore, una linea, un paesaggio che non abbiano alcuna relazione con gli oggetti rappresentati: un deserto, un cielo, una sezione di roccia, un pavimento, una semplice linea retta che rappresenta l'orizzonte ecc. Questo cambiamento, che non sono altro che la copia di ciò che vedo dentro di me, registrano in immagini esatte e durevoli le mie allucinazioni, trasformando delle banali pagine pubblicitarie in un vero e proprio dramma, espressione rivelatice dei miei più segreti desideri».


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