Friederike Maria Beer, 1914. L'effigiata era figlia del proprietario di due noti ritrovi viennesi; fu introdotta dall'amico Hans Bohler, collezionista, nell'ambiente delle Wiener Werkstätte e conobbe Schiele e Klimt. Ritratta da entrambi, poté acquistare per seicento corone solo il dipinto di Schiele, mentre l'alto compenso di Klimt (ventimila corone) fu versato per lei da Bohler. Dai disegni preparatori si capisce che il corpo della Beer venne ripreso bocconi, ma poi Schiele firmò il dipinto in senso verticale, e all'effigiata che gli chiese come dovesse appenderlo rispose: «Sul soffitto». | |
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