Levitazione (Trasfigurazione) (I ciechi), 1915. Vi si trova il tema del doppio autoritratto: le due figure, come due foglie secche, fluttuano dolorosamente nel loro saio di terra sopra un incastro di pietre. La prima, i cui piedi toccano ancora il suolo, indica col gesto consueto l'occhio veggente e con l'altra mano il proprio sosia, un corpo astrale sospeso tra il cielo e la terra ma pesante come una roccia e dallo sguardo già comatoso e rovesciato all'interno. Tra i dipinti di Schiele, questo è il più enigmatico: nella sua geometria deformatrice i significati si contraggono tanto che in quell'immagine di sdoppiamento sensitivo, simile a quello che, secondo alcuni, esperirebbero i moribondi, si legge anche l'allegoria di una redenzione impossibile. | |
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