Rembrandt
Tobia, Anna e il capretto Tobia, Anna e il capretto,
1626,
Amsterdam, Rijksmuseum.

La tavola, firmata e datata 1626, è considerata il primo capolavoro del pittore. In una povera stanza col tetto spiovente, gremita di oggetti domestici - gabbia per uccellini, treccia d'aglio, cesta appesa alla parete - il ricco Tobia caduto in miseria sta seduto accanto alla finestra su una sedia di legno. Accanto, la moglie Anna con il suo modesto rocchetto per filare e un capretto in braccio. Per terra il bastone di Tobia, un cagnolino accanto al fuoco e un candelabro. L'episodio rappresentato è ripreso dal Libro di Tobia, uno degli apocrifi della Bibbia, attraverso stampe del Cinquecento e Seicento, come quella di anonimo con l'Orazione di Tobia, tratta da Maerten van Heemskerck o l'incisione di Jan van de Velde ispirata a un disegno di Willem Buytewech del 1619. Rembrandt si rivela qui attento osservatore e altrettanto fedele descrittore della realtà. E per mettere in rilievo elementi importanti come il mantello consunto di Tobia, il suo gesto, o la figura di Anna usa due fonti di luce, la finestra a sinistra e il fuoco in basso a destra.



inizio | sommario | cronologia | capolavori | bibliografia