Adorazione dei magi, 1564, Londra, National Gallery. Probabilmente è al vecchio maestro Pieter Coecke van Aelst che Bruegel dovette il gusto per la grisaglia e la monumentalità di certe sue opere come l'Adorazione dei magi di Londra. Qui si è voluto vedere un influsso michelangiolesco nel gruppo della Vergine con il Bambino ispirato - sembra - alla Madonna di Bruges. Non è difficile notare, infatti, che nell'evoluzione artistica di Bruegel, alle centinaia di personaggi sparsi sulla superficie del quadro vanno via via sostituendosi poche, imponenti figure, pur rimanendo intatto il ruolo del paesaggio. Allo stesso modo, alle allucinate atmosfere desunte dall'immaginario di Bosch subentra un simbolismo meno spettacolare, ma ugualmente efficace, che non nasconde una profonda riflessione sul la meschinità dell'uomo. | |
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