La strada da Versailles a Louveciennes (Effetto neve), 1869, Baltimora, The Walters Art Gallery. Louveciennes è situata nelle vicinanze della foresta e del parco di Marly-le-Roi, luoghi ricchi di testimonianze, già frequentati da sovrani. Ma a Pissarro non interessa il fasto del passato, i temi da lui prediletti sono i sentieri, i pendii, gli alberi, le siepi di quella regione. In particolare ama la strada che conduce a Versailles, dove è situata la sua casa e che egli immette fin nel cuore di composizioni animate da figurette in movimento, delimitate da filari di alberi ed edifici. Scansioni geometriche si alleano all'impiego di tocchi brevi, svirgolati. | |
L'iconografia della strada che penetra fin nel cuore del dipinto ha precedenti nei paesisti olandesi del XVII secolo, ma Pissarro ne accentua la tensione attraverso prospettive lontananti e una profondità di campo in contrasto con forme più piatte. L'artista sembra avere raccolto - in linea con un interesse già manifestato dai "barbizonniers" - suggestioni da stampe giapponesi Ukyo-e che gli permettono di trascrivere più originalmente le sensazioni percepite in natura. Il giapponismo è elemento catalizzatore del paesaggio im pressionista, esempio che rende più arditi i giovani pittori nelle loro ricerche. Analogamente all'acqua, la neve si rivela funzionale alla messa a fuoco della concezione impressionista della luce e del colore. Pissarro partecipa alle ricerche sul paesaggio invernale che portano a scoprire come nell'ombra riflessa sulla neve compaiano i colori postulati dall'atmosfera e dall'oggetto che si frappone al penetrare della luce. Le ombre colorate, leggere fino alla trasparenza, consentono una registrazione particolarmente sensibile delle condizioni atmosferiche, annullano la schematica divisione del dipinto in zone nettamente distinte. Alcuni suoi paesaggi innevati, realizzati con pennellate brevi e nervose, rialzate da tocchi di colore, si rivelano, come analoghi dipinti di Sisley, fondamentali per lo studio di variazioni ed effetti di luce. Anche per lui, la natura invernale è mezzo per esprimere un sentimento di contemplazione, di silenziosa concentrazione. | |
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