Goya
Il duca d'Alba Il duca d'Alba,
1795,
Olio su tela,
cm 195 x 126,
Madrid, Museo del Prado.

Don José Alvarez de Toledo y Gonzaga, tredicesimo duca d'Alba, sposa la cugina María Teresa Cayetana Alvarez de Toledo: lui ha diciannove anni, lei soltanto tredici. Il matrimonio era stato concertato dalle famiglie per poter rivendicare il titolo degli Alba, una delle famiglie più illustri di Spagna. Goya comincia a frequentare i duchi negli anni Novanta, probabilmente tramite il conte di Altamira e la moglie, sorella del duca d'Alba, dei quali anni prima aveva eseguito i ritratti.

Il duca è rientrato da poco da un lungo soggiorno in Inghilterra e questo può aver indirizzato Goya su un tipo di ritratto all'inglese, in cui il gentiluomo assume una posizione di grande naturalezza con le gambe incrociate e il corpo appoggiato di fianco su un supporto, in questo caso un pianoforte impreziosito da intarsi lignei. I particolari di contorno vengono evidenziati in modo da definire il carattere e i gusti del personaggio che qui appare nella duplice veste di amante della musica e di collezionista di violini, come si può osservare dallo spartito di Haydn e dallo strumento che si intravede sopra il pianoforte. I contemporanei raccontano che il duca d'Alba è riservato, schivo e religioso, mentre la moglie è nota per la sua esuberanza.

Nello stesso periodo Goya dipinge anche la madre di don José, María Antonia Gonzaga Caracciolo marchesa di Villafranca. Qui i segni dell'età vengono attutiti dall'intensità dello sguardo e dal riflesso dello scialle. Con questo genere di ritratto, in cui prevale l'indagine psicologica del soggetto sulla rappresentazione sociale, Goya raggiunge nella pittura europea un livello raramente eguagliato.


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