Non esiste una monografia su Carpaccio documentariamente e criticamente aggiornata. Tutte sono pesantemente condizionate dall'incondizionata fiducia nei dati - quasi sempre imprecisi, talvolta inventati - forniti da G. Ludwig e P. Molmenti, Vittore Carpaccio. La vita e le opere, Milano 1906. Il "momento" delle monografie carpaccesche si colloca a cavallo della grande mostra veneziana curata da Pietro Zampetti nel 1963: scelgo per puntualità e chiarezza dalle schede di catalogo quella di J. Lauts, Carpaccio. Paintings and Drawings, Londra 1962; per inediti spunti di storia della cultura quella di M. Muraro, Carpaccio, Firenze 1966; per attenzione documentaria quella di G. Perocco, L'opera completa del Carpaccio, Milano 1967. In tempi recenti troviamo la piccola monografia di P. Humfrey, Carpaccio, Firenze 1991, complessivamente attenta e aggiornata ma con qualche scheda sconcertante (in particolare quella dedicata alle Dame del Correr, ancora definite Cortigiane secondo pervicace tradizione anglosassone); e quella che va sotto il nome di V. Sgarbi, Carpaccio, Milano 1994, in cui è riproposta quale «saggio introduttivo», con scarse modifiche, una sua compilazione di quindici anni prima, già allora vecchiotta; le schede di commento alle tavole e quelle di catalogo, curate da G. Pinna, sono invece puntuali e informate, con precisazioni documentarie e proposte critiche che meriteranno considerazione e discussione. Ai grandi cicli delle Scuole di Sant'Orsola e degli Schiavoni sono state dedicate moltissime pubblicazioni di carattere prevalentemente divulgativo-illustrativo. Si distingue anche in questo caso per attenzione documentaria il contributo di G. Perocco, Carpaccio nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni, Venezia 1964. Di variabile utilità i contributi carpacceschi nel volume Le Scuole di Venezia, a cura di T. Pignatti, Milano 1981. In tempi recenti il più ampio contributo in termini di storia contestuale si deve a P. Fortini Brown, La pittura nell'età di Carpaccio. I grandi cicli narrativi (1988), Venezia 1992. Di fondamentale importanza gli studi sul ciclo di Sant'Orsola di F. Bardon, La peinture narrative de Carpaccio dans le cycle de St.e Ursule, Venezia 1985, e di L. Zorzi, Carpaccio e la rappresentazione di Sant'Orsola, Torino 1988. Dal canto mio ho seguito - lungo i cicli di Sant'Orsola, degli Schiavoni, di Santo Stefano, e nella pala dei Diecimila martiri- i percorsi allegorici di Carpaccio dentro la storia contemporanea di Venezia: A. Gentili, Le storie di Carpaccio. Venezia, i Turchi, gli Ebrei, Venezia 1996. A questo libro mi permetto di rimandare anche per ogni informazione riguardo alle fonti dell'ampio repertorio simbolico dispiegato dal nostro pittore; e, soprattutto, per la nuova documentazione a supporto di proposte cronologiche e iconologiche - spesso difformi dalla tradizione storiografica - che in questo dossier ho inevitabilmente enunciato senza troppe spiegazioni. Segnalo infine, in ordine cronologico, una mirata selezione di studi di carattere specifico (in parte già ricordati in nota): F. Hartt, Carpaccio's ..Meditation on the Passion», in "Art Bulletin", XXII, 1940, pp. 25-35 H. l. Roberts, St. Augustine in «St. Jerome's Study»: Carpaccio's Painting and Its Legendary Source, in "Art Bulletin", XLI, 1959, pp. 283-297, seguito dallo studio complementare di E. E. Lowinsky, Epilogue: The Music in «St. Jerome's Study», ivi, pp. 298-301 R. Weiss, V. Branca, Carpaccio e l'iconografia del più grande umanista veneziano (Ermolao Barbaro), in "Arte Veneta", XVII, 1963, pp. 35-40 M. Daly Davis, Carpaccio and the Perspective of Regular Bodies, in La prospettiva rinascimentale, a cura di M. Dalai Emiliani, Firenze 1980, I, pp. 183-200 R. Goffen, Carpaccio's Portrait of a Young Knight: Identity and Meaning, in "Arte Veneta", XXXVII, 1983, pp. 3748 A. Rona, Zur Identitat von Carpaccios Ritter, in "Pantheon", XLI, 1983, pp. 295-302 H. Nickel, Carpaccio's Young Knight in a Landscape: Christian Champion and Guardian of Liberty, in "Metropolitan Museum Journal", n. 18, 1983, pp. 85-96 D. R Marshall, Carpaccio, Saint Stephen, and the Topography of Jerusalem, in "Art Bulletin", LXVI, 1984, pp. 610-620 A. Gentili, Nuovi documenti e contesti per l'ultimo Carpaccio. I: L'Incontro di Gioacchino e Anna per San Francesco in Tre viso, in "Artibus et Historiae", VII, n. 13, 1986, pp. 55 65 id., Nuovi documenti e contesti per l'ultimo Carpaccio. II: I teleri per la scuola di San Stefano in Venezia, in "Artibus et Historiae", IX, n. 18, 1988, pp. 79-108 S. Barchiesi, Il San Paolo di Vittore Carpaccio a San Domenico di Chioggia, in "Chioggia. Rivista di studi e ricerche", I, n. 1, 1988, pp. 113-121 P. Humfrey, Pittura e devozione: la tradizione narrativa quattrocentesca, in La pittura nel Vereto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, Milano 1989, I, pp. 295-338 G. Mori, L"'iter salvationis" cristiano nel Seppellimento di Cristo di Vittore Carpaccio, in "Storia dell'arte", n. 69, 1990, pp. 164-200 P. Scarpa, Vittore Carpaccio: identificazioni e proposte, I, in "Arte Documento", n. 5, 1991, pp. 60-69 B. Blass-Simmen, «Povero Giopo», Carpaccios «Grabbereitung Christi» und die «Scuola di San Giobbe» in Venedig, in "Jahrbuch der Berliner Museen", n. f. XXXV, 1993, pp. 111-128 A. Gentili, F. Polignano, Vittore Carpaccio. Due dame veneziane, in Carpaccio, Bellini, Tura, Antonello e altri restauri quattrocenteschi della Pinacoteca del Museo Correr, catalogo mostra (Venezia 1993), a cura di A. Dorigato, Milano 1993, pp. 74-81 A. Gentili, Carpaccio e Bessarione, in Bessarione e l'Umanesimo, catalogo mostra (Venezia 1994), a cura di G. Fiaccadori et alii, Napoli 1994, pp. 297-302 P. Fortini Brown, «Sant'Agostino nello studio» di Carpaccio: un ritratto nel ritratto?, ivi, pp. 303-319. |
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