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JOSEF
ALBERS
Bottrop 1888
New Haven 1976
Nel 1913, a Berlino, studia all'Accademia d'arte. E poi a Essen e a Monaco, nella classe di Franz von Stuck. Nel 1920 si iscrive al Bauhaus dove, finiti gli studi, diventa direttore dell'officina di pittura su vetro. Nel 1925, a Dessau, tiene il corso preliminare e dal 1928 assume la direzione del laboratorio di falegnameria. Dopo la chiusura del Bauhaus nel 1933, accetta un incarico negli Stati Uniti e nel 1950 ha un posto di prestigio alla Yale University. Ha influenzato l'avanguardia americana degli anni Sessanta e Settanta, ed è considerato un precursore della Op Art.
LASZLO
MOHOLY-NAGY
Bács Borsód 1895
Chicago 1946
Inizia a interessarsi di pittura, seguendo le suggestioni del costruttivismo e del suprematismo. E tra i fondatori, a Budapest, della rivista d'avanguardia "Ma" (1929). Nel 1920, a Berlino, entra in contatto con Dada. Due anni più tardi espone alla galleria Der Sturm. Dal 1923 al 1928 insegna al Bauhaus dove tiene un corso propedeutico ed è responsabile del laboratorio del metallo. Cura la pubblicazione dei "Libri del Bauhaus". Dal 1928 al 1934 dirige a Berlino uno studio di design grafico. Nel 1937 è a Chicago dove fonda la New Bauhaus American School of Design che chiuderà appena un anno dopo riaprendo in seguito come Institute of Design. |
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MARCEL
BREUER
Pécs 1902
New York 1981
Studente al Bauhaus dal 1920, disegna mobili occupandosi anche di grafica e architettura. A Dessau ha la direzione del laboratorio di falegnameria. Di questo periodo sono gli arredi in tubolare d'acciaio in parte prodotti ancora oggi. Nel 1928 lascia il Bauhaus. Nel 1932 realizza la sua prima opera architettonica. Con l'avvento del nazismo si trasferisce a Londra e poi negli Stati Uniti dove, dal 1937, insegna architettura alla Harvard University. Dopo una collaborazione con Gropius, apre uno studio a New York, città che ospita uno dei suoi edifici più noti, il Whitney Museum.
OSKAR
SCHLEMMER
Stoccarda 1888
Baden-Baden 1943
Inizia la sua formazione artistica all'Accademia di Stoccarda. Da Cézanne, dai divisionisti e dai cubisti deriva una concezione dell'arte come sintesi tra forme naturali e strutture geometriche. Nel 1920 inizia a lavorare alla sua prima opera teatrale, il Balletto triadico. Lo stesso anno è chiamato al Bauhaus dove dirige prima il laboratorio di pittura murale e poi quello di scultura. Nello stesso tempo prosegue le sue ricerche in campo teatrale occupandosi di scenografia, coreografia, costumi. Dal 1929 al 1932 insegna all'Accademia di Breslavia e alI'Istituto d'arte di Berlino, nel 1933 i nazisti gli tolgono l'incarico. In seguito, si ritira in provincia. |
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LYONEL
FEININGER
New York 1871
New York 1956
Discendente da musicisti di orìgine tedesca emigrati negli Stati Uniti, nel 1887 Feininger si reca ad Amburgo dove frequenta la Scuola di artigianato artistico. L'anno seguente, a Berlino, segue i corsi dell'Accademia di belle arti e contemporaneamente dà inizio a una brillante carriera di illustratore e caricaturista. Dopo alcuni viaggi a Parigi, comincia a dipingere. Nel 1912 viene a contatto col gruppo Die Brucke e in seguito col movimento Der Blaue Reiter che, nella persona di Franz Marc, lo convince a esporre i suoi lavori al Salon d'Automne. Di questi anni è l'amicizia con Paul Klee, vicino alla sua sensibilità anche per il comune amore per la musica. Nel 1917 tiene la sua prima mostra personale alla galleria berlinese Der Sturm. Nel 1919 conosce Walter Gropius che lo chiamerà al Bauhaus di Weimar. Sua la litografia sul frontespizio del programma-manifesto della scuola (Cattedrale). Dal 1921 è incaricato di dirigere il laboratorio di incisione del Bauhaus. Dal trasferimento della scuola a Dessau non ha più compiti specifici, anche se resta nominalmente «maestro» e abita in una delle case destinate al corpo insegnante. Nel 1937 Feininger torna negli Stati Uniti dove continua a dipingere nel suo tipico stile rarefatto e vagamente mistico, eredità del Blaue Reiter. Nel 1944 il Moma gli dedica una grande retrospettiva.
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WALTER
GROPIUS
Berlino 1883
Boston 1969
Studia architettura a Monaco (1903) e poi a Berlino (1905-1907) dove diviene assistente dell'architetto Peter Behrens e poi apre un studio proprio. Inizia la collaborazione con Adolf Meyer (fino al 1925). Si occupa di design nell'ambito della collaborazione col Deutscher Werkbund. Del 1911 è la sua prima opera importante: il progetto per le officine Fagus ad Aalfeldan-der Leine. Dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale, nel 1919 diventa presidente dell'Arbeitsrat fur Kunst, un'associazione di artisti d'avanguardia. Nello stesso anno, a Weimar, fonda e assume la direzione del Bauhaus, incarico mantenuto fino al 1928. Suo è il progetto per la nuova sede della scuola a Dessau (1925-1926) e quello del 1927 per il Teatro totale di Erwin Piscator (non realizzato). Nel 1928, lasciato il Bauhaus, torna a Berlino e si dedica alla libera professione (tra le realizzazioni di questo periodo, il quartiere Siemensstadt, del 1929). All'avvento del nazismo, ripara in Inghilterra dove collabora con Maxwell Fry. Nel 1937 è chiamato negli Stati Uniti come direttore della sezione di architettura della Harvard University. Nel 1938 organizza a New York una mostra sul Bauhaus e apre uno studio con Marcel Breuer. Nel 1945 fonda il Tac (The Architects Collaborative) che realizza, tra l'altro, l'ambasciata Usa ad Atene, l'Università di Bagdad (1960-1975) e l'edificio della Pan American (1958 1963) a NewYork.
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HANNES
MEYER
Basilea 1889
Crocifisso di Savosa 1954
Tra il 1916 e il 1919 collabora alla realizzazione di quartieri a Monaco, Essen e Losanna. Nel 1927 è assunto al Bauhaus come docente di architettura e l'anno dopo ne diviene direttore. Durante il suo incarico è data grande importanza all'architettura e alle discipline collegate. I lavori prodotti dal Bauhaus sotto la sua direzione hanno netta impronta sociale e si caratterizzano per la forte cooperazione. Licenziato dal Bauhaus per le sue idee radicali, lavora a Mosca e a Città del Messico dove si trasferisce nel 1939. Al suo rientro in Svizzera, nel 1949, lavora per commissioni statali.
GEORG
MUCHE
Querfurt 1895
Lindau 1987
Nel 1915, a Berlino, entra in contatto col gruppo espressionista legato alla galleria Der Sturm. Dal 1920 al 1927 lavora al Bauhaus dove dirige il laboratorio di tessitura. Nel 1923 progetta la casa-prototipo "am Horn"; a Dessau realizza, con Richard Paulick, il prototipo di una "casa d'acciaio". Nel 1927 lascia il Bauhaus e va a insegnare nella scuola privata aperta a Berlino da Itten. Nel 1931 I'Accademia di Breslavia gli assegna una cattedra ma due anni più tardi i nazisti lo licenziano. Alcuni suoi dipinti sono esposti nella mostra dell"'arte degenerata" del 1937 a Monaco. Nel 1960 si trasferisce a Lindau, dove si occupa di pittura e arti grafiche. |
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VASILIJ
KANDINSKIJ
Mosca 1866
Neuilly-sur-Seine 1944
Studia giurisprudenza a Mosca. Nel 1896 si trasferisce a Monaco, dove, più tardi, entra all'Accademia d'arte nella classe di Franz von Stuck. Soggiorna a Parigi e poi a Berlino. Nel 1910 dipinge le sue prime opere astratte e nel l911 pubblica il saggio Lo spirituale nell'arte. Con Franz Marc e August Macke dà vita al Blaue Reiter e partecipa alle esposizioni del gruppo a Monaco e Berlino. Gli avvenimenti legati alla rivoluzione sovietica lo spingono a tornare in patria dove, nel 1918, è nominato professore ai Laboratori artistici di Stato. In questi anni conduce ricerche sull'arte in qualche modo anticipatrici di quelle del Bauhaus. Nel 1921 fonda l'Accademia di scienze dell'arte ma alla fine dello stesso anno fa ritorno in Germania. Nel 1922 accetta un incarico al Bauhaus, dove si occupa di teoria della forma e dirige il laboratorio di pittura murale. Resterà nel corpo insegnante della scuola fondata da Gropius fino alla chiusura, nel 1933. Alla ricerca nel campo della geometrizzazione costruttivista dedica, nel 1926, il saggio Punto, linea, superficie. All'avvento dei nazisti al potere si trasferisce in Francia dove resterà fino alla morte. Con Klee, è considerato l'inventore dell'astrattismo lirico: la sua ricerca artistica nel senso dell'autonomia del segno e del colore ne fa una figura di fondamentale importanza per l'evoluzione della pittura nei decenni seguenti. |
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JOHANNES
ITTEN
Südernlinden 1888
Zurigo 1967
Maestro elementare, nel 1909 si trasferisce a Ginevra per frequentare l'Ecole des Beaux Arts. Nel 1913 è all'Accademia di Stoccarda dove conosce Oskar Schlemmer. Del 1915 sono le sue prime prove come pittore, nelle quali predilige l'astrattismo. L'anno seguente espone presso la galleria berlinese Der Sturm. Intanto apre una scuola privata a Vienna. Attratto dalla teosofia e dalla filosofia orientale, frequenta ambienti vicini ad Alma Mahler, all'epoca moglie di Walter Gropius. Nel 1919 viene chiamato al Bauhaus, dove introduce i suoi principi didattici. Le designazioni di Georg Muche, Paul Klee, Vasiliy Kandinskij e Oskar Schlemmer sono in gran parte dovute al suo interessamento. Dal 1920 entra a far parte della setta esoterica Mazdaznan i cui insegnamenti diffonde anche all'interno del Bauhaus. Nel 1923, in aspra polemica con Gropius, lascia il Bauhaus. Trasferitosi a Berlino vi apre una Scuola d'arte moderna che viene chiusa nel 1934. Dopo un breve periodo ad Amsterdam si sposta a Zurigo dove è direttore della Scuola e del Museo di arte applicata, incarico che manterrà fino al 1953. Dal 1952 al 1956, sempre a Zurigo, organizza e dirige anche la sezione dell'arte extraeuropea del museo Rietberg. In seguito si dedica quasi esclusivamente alla elaborazione e alla pubblicazione della sua teoria sull'insegnamento dell'arte.
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PAUL
KLEE
Münchenbuchsee 1879
Muralto-Locarno 1940
Figlio di un maestro di musica, studia a Berna, poi all'Accademia di Monaco dove segue le lezioni di Franz von Stuck. Dopo alcuni viaggi in Italia e in Francia, periodo nel quale si dedica anche ad approfonditi studi di anatomia, si stabilisce definitivamente a Monaco dove, nel 1912, prende parte alla seconda mostra del Blaue Reiter. Dal 1916 al 1918 partcipa alla prima guerra mondiale. Una volta terminato il conflitto, torna alla sua attività di artista dedicandosi alla pittura a olio ed esponendo con successo. Nel 1920 viene chiamato da Gropius al Bauhaus dove resterà fino al 1931 dirigendovi la legatoria, i laboratori di pittura su vetro e, dal 1927, un corso di pittura. Nel catalogo della mostra del Bauhaus del 1923 compare un saggio di Klee in cui l'artista afferma un principio fondamentale del suo pensiero estetico: «Il dialogo con la natura resta una conditio sine qua non per l'artista». Nel 1924, con Kandinskij, Feininger e Jawlensky fonda il gruppo Der Blaue Vier, che terrà molte mostre, soprattutto in America. Nel 1931 accetta la cattedra di pittura all'Accademia di Dusseldorf ma due anni più tardi viene licenziato. Nella mostra "dell'arte degenerata" organizzata dai nazisti nel 1937 compaiono diciassette sue opere. Prudentemente fa ritorno in Svizzera dove, pur gravemente malato, continuerà la sua produzione artistica fino alla morte.
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LUDWIG MIES
VAN DER ROHE
Aquisgrana 1886
Chicago 1969
Nel 1905 lavora a Berlino come apprendista presso gli studi di architettura di Bruno Paul e Peter Behrens. Conosce Gropius e Le Corbusier. Del 1912 sono i suoi primi progetti che risentono ancora del neoclassicismo come casa Kroller a L'Aja. |
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Dopo la prima guerra mondiale, partecipa al dibattito per il rinnovamento culturale. Aderisce al gruppo d'avanguardia Novembergruppe, di cui fanno parte anche pittori e scultori. Di questi anni sono progetti in cui si delinea quello che sarà il suo stile tipico: la tendenza a ridurre la struttura a pura essenzialità tecnologica (immobile per uffici a Berlino, 1922). Nel 1926 il Deutscher Werkbund gli affida la direzione generale della |
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progettazione e della costruzione del sobborgo Weissenhof a Stoccarda (1927). Due anni più tardi realizza il Padiglione tedesco per l'Esposizione internazionale di Barcellona, che diventerà modello di riferimento per la moderna architettura del genere. Nel 1930 è direttore del Bauhaus a Dessau e poi a Berlino, fino alla chiusura della scuola (che nel frattempo era divenuta istituto privato). Nel 1937 emigra negli Stati Uniti |
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dove è chiamato a dirigere il di partimento di architettura dell'Illinois Institute of Technology. Nei suoi progetti americani l'evidente monumentalità è controllata dall'assoluto rigore tecnologico e dalla grande cura dei particolari. |
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