Crocifissione, 1277-1280 circa Assisi, San Francesco, basilica superiore, transetto destro. Purtroppo, la lettura filologica di questo complesso spartito è estremamente difficoltosa; gli affreschi del transetto e dell'abside ci sono infatti giunti in un stato di conservazione piuttosto compromesso. Cimabue fece un uso massiccio di ritocchi a tempera, stesi sull'intonaco asciutto, che già in antico dovevano essersi distaccati dalla superficie dei dipinti. | |
Per di più, il bianco di piombo utilizzato per le lumeggiature e le parti plasticamente emergenti ha subìto, su porzioni piuttosto estese, un processo di ossidazione che ha causato un'inversione dei rapporti cromatici tra i chiari e gli scuri: danni rilevati già dallo stesso Vasari il quale intorno alla metà del Cinquecento, descrivendo gli affreschi, li definì «dal tempo e dalla polvere consumati». L'evento sismico del settembre 1997 ha notevolmente aggravato la situazione, causando, tra gli altri danni, il crollo della vela raffigurante San Matteo nella volta degli Evangelisti. | |
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