Ribera

quadro cronologico


AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI
VITA DI RIBERA

Si trasferisce da Roma a Napoli, per affrescare la cupola della chiesa del Gesù Nuovo, Giovanni Lanfranco: vi resterà fino agli inizi dei moti popolari del 1646. Nasce Luca Giordano.
1634 È pagato per dipinti destinati al palazzo del Retiro a Madrid e riceve incarichi dal duca d'Alcalà, ora viceré di Sicilia. Firma e data, il Martirio di San Bartolomeo ora nella National Gallery di Washington e la Pietà per il "retablo" maggiore della chiesa de las Agustinas Descalzas di Salamanca commissionata dal conte di Monterrey.

In febbraio è a Napoli Giovan Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Muore Caracciolo. 1635 Firma e data la Immacolata Concezione per lo stesso altare a Salamanca.


1636 Completa gli altri dipinti per l'altare a Salamanca. Firma e data l'Assunzione della Maddalena dell'Accademia di San Fernando a Madrid e il Duello tra donne del Prado. In maggio riceve dal conte Carlo Felisberg del Liechtenstein l'incarico di dipingere dodici ritratti di «filosofi dell'Antichità» per la sua biblioteca (Hartford, Los Angeles, Indianapolis, Ginevra).

Giovanni Lanfranco inizia la decorazione della volta della chiesa di San Martino. A novembre è nominato viceré don Ramirez Philippez de Cuzmán, duca di Medina de las Torres. 1637 Dipinge per la sagrestia della chiesa nella certosa di San Martino la Pietà . Firma e data numerosi dipinti, tra i quali: le due redazioni con Apollo e Marsia del museo di San Martino a Napoli e dei musei reali di Bruxelles, la Venere e Adone della galleria Corsini a Roma e La partenza di Giacobbe del Prado.

Massimo Stanzione dipinge la Pietà per la facciata interna della chiesa di San Martino. 1638 Per incarico di Giovan Battista Pisante, priore della certosa di San Martino, dipinge la serie di quattordici tele con patriarchi e profeti per la controfacciata e le semilunette degli archi delle cappelle nella chiesa (completata nel 1643).

Stanzione completa la tela con l'Ultima cena per il coro della chiesa di San Martino. 1639 Firma e data, forse per il conte di Monterrey, i due Paesaggi ora presso il duca d'Alba a Salamanca e la coppia con il Sogno di Giacobbe e la Liberazione di san Pietro del Prado.

Insurrezione della Catalogna e del Portogallo. 1640 Firma e data il San Paolo eremita del Prado. Il pittore è proprietario di un palazzo con annessi due giardini presso la chiesa di Santa Teresa degli Scalzi.

Muore a Napoli il Domenichino senza ultimare la decorazione della cappella del Tesoro di San Gennaro. 1641 Firma e data la Maddalena in preghiera del Prado, la Sant'Agnese della galleria di Dresda e la Santa Maria egiziaca del museo di Montpellier.

Stanzione dipinge gli affreschi e le tele della cappella del Battista a San Martino: termina l'impresa nel 1650 circa. 1642 Firma e data la Liberazione di san Pietro e San Francesco alla Porziuncola (Galleria di Dresda), e Lo storpio (Louvre).

Lanfranco affresca la cupola della cappella del Tesoro di San Gennaro, a completamento della decorazione a fresco non ultimata dal Domenichino. Fanzago avvia i lavori per la decorazione marmorea del cappellone di Sant'lgnazio al Gesù Nuovo, completata dopo il 1652. 1643 Sono di quest'anno i primi sintomi della malattia (forse una ipertensione con complicazioni motorie). Firma e data, tra l'altro, il Battesimo di Cristo del museo di Nancy, il rame con San Bruno in preghiera per l'appartamento privato del priore di San Martino ora a Capodimonte e la Crocefissione ora a Vitoria nei Paesi Baschi.

Juan Alfonso Enriquez de Cabrera Almirante de Castilla diventa vicerè di Napoli. Stanzione dipinge l'Ecce Homo della sagrestia di San Martino sulla prospettiva di Codazzi. 1644 La figlia quattordicenne Margherita sposa Giovanni Leonardo Sersale, giudice presso il tribunale della Vicaria. Il pittore firma e data la Testa del Battista nella redazione dell'Accademia di San Fernando a Madrid.

All'Almirante de Castilla succede don Rodrigo Ponce de Lèon duca d'Arcos. Essendosi diviso l'incarico con Ribera, Stanzione consegna una delle pale d'altare su rame per la cappella del Tesoro del duomo: la Guarigione dell'ossessa. 1646 Risiede in gennaio nel palazzo reale, forse per evitare le conseguenze dei moti popolari antispagnoli. Per la Cappella reale dipinge una Immacolata Concezione poi trasferita nel convento di Santa Isabel a Madrid. Completa il rame per la cappella del Tesoro di San Gennaro iniziato nel 1641.

Il 4 novembre, don Giovanni d'Austria giunge a Napoli, per soffocare la rivolta di Masaniello. 1647 Firma e data la Testa del Battista al museo Filangieri di Napoli e il San Simone col Bambino già presso il marchese di Bristol e ora in una collezione privata spagnola.

A marzo la carica di viceré viene assegnata a don Indico Vélez de Guevara, conte di Onate, che soffoca definitivamente la rivolta entro il 6 aprile. Termina con la pace di Westfalia la guerra dei Trent'anni. 1648 Firma e data il grande Ritratto equestre di don Giovanni d'Austria ora nel palazzo reale di Madrid e il Matrimonio mistico di santa Caterina del Metropolitan Museum di New York. Torna a vivere nella casa presso la chiesa di Santo Spirito di Palazzo.

Il pittore Francisco Pacheco a Siviglia pubblica il trattato Arte de la pintura. È in giugno a Napoli Velázquez. 1649 Lavora, pur tra problemi di salute e finanziari, a una Pietà non identificata, commissionata dal principe Antonio Ruffo di Messina.

Velázquez è di nuovo a Napoli da marzo ad aprile. Muore Filippo Vitale. 1650 Firma e data la Natività ora al Louvre.


1651 Completa entro l'anno la Cena degli apostoli, lavora al San Gerolamo e al San Sebastiano per la certosa di San Martino commissionati nel 1638, ma non si ritiene soddisfatto del compenso ricevuto. Firma e data la Santa Maria egiziaca del museo Filangieri a Napoli.

Luca Giordano si allontana da Napoli per un primo viaggio di studio a Roma e in Italia settentrionale. 1652 Firma e data il San Gerolamo del Prado e il San Paolo eremita di Ragusa. Il 3 settembre è registrato nel Libro dei defunti della parrocchia di San Giovanni Maggiore e Santa Maria della Neve, dai quali risulta sepolto nella chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina.
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