Il tatto, 1615-1616 circa, Los Angeles, Norton Simon Foundation. Le tele con i cinque sensi (delle quali fa parte Il tatto qui a fianco) venivano citate per la prima volta nel 1620-1621 da Giulio Mancini, autore di un testo sulla pittura a lui contemporanea che contiene fondamentali notizie su Ribera. Il primo, Il gusto, raffigura un popolano con un bicchiere di vino davanti a un piatto di seppie e un cartoccio di olive. Il secondo, Il tatto, individuato da Erich Schleier nel 1968, ritrae un artista cieco, cui è preclusa dunque ogni esperienza della pittura, che esplora con le dita una scultura antica. Un altro originale della serie, La vista, si trova a Città del Messico, al Museo de San Carlos, e raffigura un personaggio con un cannocchiale in mano e uno specchio e un paio di occhiali sul piano che gli sta davanti. | |
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