Resurrezione, 1468, Sansepolcro, Museo civico. Nella Resurrezione, attraverso Andrea del Castagno e ovviamente Giotto, il modello determinante e quello della Trinità di Masaccio, dove l'incommensurabilità tra divino e umano e risolta in termini non più dimensionali ma prospettici: non è lecita una stessa "inquadratura" valida per entrambi; poco importa, poi, se Piero ribalta le soluzioni prospettiche di Masaccio: nella Resurrezione la visione dal basso concerne le guardie, quella frontale il Cristo; nella Trinità sono Cristo e i santi a essere inquadrati dal basso, mentre i committenti sono visti di fronte. | |
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