Ballerina che fa il saluto, 1876-1877, Parigi, Musée d'Orsay. Dalle vedute d'insieme che avevano caratterizzato il primo gruppo di opere sul tema delle ballerine, il pittore sposta il suo interesse verso gruppi isolati ritmatamente distribuiti nello spazio, cercando sempre di cogliere con grande realismo ogni "passo" di danza, ogni variazione sul tema. Proprio questo realismo delle danzatrici viene elogiato nella recensione della terza mostra impressionista da Georges Rivière, il quale scrive che Degas «è un osservatore; non cerca mai esagerazioni; l'effetto viene sempre raggiunto attraverso la realtà stessa, senza calcature. Questo fa di lui lo storico più prezioso delle scene che presenta. Non si ha più bisogno di andare all'Opéra dopo aver visto i pastelli dove sono raffigurate le ballerine». | |
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