Negli ultimi venti anni di attività, i nudi ("una forma indispensabile dell'arte", diceva Renoir a Berthe Morisot) sono una costante della produzione dell'artista.
Se in quelli realizzati alla fine degli anni Ottanta i contorni sono ancora netti, con i primi anni del decennio successivo le linee si ammorbidiscono, le forme si fanno sempre più fluide, via via più imponenti. Niente di più lontano dai nudi di Degas, quei crudi pastelli che restituiscono una realtà quotidiana, prosaica, narrata in uno stile per qualche critico preespressionista.