Parmigianino

quadro cronologico


AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI
VITA DI PARMIGIANINO

Inizia il papato di Giulio II della Rovere, che intende riportare Roma alla gloria dell'antichità. L'asse del Rinascimento italiano si sposta da Firenze a Roma.
1503 Girolamo Francesco Mazzola nasce a Parma l'11 gennaio, figlio del pittore Filippo. La famiglia Mazzola, originaria di Pontremoli, si era trasferita a Parma nel 1305. Dalla sua città Francesco sarà soprannominato il Parmigianino.

A Roma Bramante progetta il cortile del Belvedere nel complesso dei Palazzi vaticani. A Venezia Giovanni Bellini dipinge la Pala di san Zaccaria e vi arriva Dürer. 1505 Muore Filippo Mazzola e il figlio Francesco viene allevato dagli zii Michele e Pier Ilario, anch'essi pittori. Saranno gli stessi zii ad avviare Francesco alla pratica dell'arte.

Posa della prima pietra della nuova basilica di San Pietro. Sempre a Roma viene scoperto il gruppo antico del Laoconte. 1506

Lega di Cambrai contro Venezia, tra Giulio II, Massimiliano I, Luigi XII e Ferdinando il Cattolico. Raffaello va a Roma, dove viene incaricato da Giulio II di affrescare la stanza della Segnatura. Michelangelo inizia a dipingere la volta della Cappella sistina. 1508

Lega santa contro la Francia, tra Giulio II, Ferdinando il Cattolico e Venezia. Sebastiano del Piombo arriva a Roma al seguito di Agostino Chigi. Raffaello inizia gli affreschi nella stanza di Eliodoro in Vaticano. 1511

È eletto papa Giovanni de' Medici col nome di Leone X. 1513

Lutero affigge le 95 tesi contro le indulgenze sulla porta della chiesa di Wittenberg. Altobello Melone affresca il duomo di Cremona. 1517

A Cremona, nel duomo, Boccaccio Boccaccino termina le Storie di Cristo e della Vergine, mentre il Romanino inizia le Storie di Cristo che saranno poi terminate dal Pordenone. A Firenze Pontormo dipinge la Madonna e santi per San Michele in Visdomini e Rosso Fiorentino la Madonna e santi per Santa Maria Nuova (ora agli Uffizi). 1518

Carlo I d'Asburgo è eletto imperatore col nome di Carlo V. Il Correggio proveniente da Roma si stabilisce a Parma e vi dipinge la camera del convento di San Paolo. Leonardo da Vinci muore ad Amboise. Arrivano a Roma gli arazzi per la Sistina, disegnati da Raffaello e tessuti a Bruxelles. A Ferrara Tiziano consegna il primo dei dipinti per il camerino di Afonso I d'Este: l'Adorazione di Venere. 1519 Secondo il Vasari, "all'età di sedici anni" Francesco dipinge un "San Giovanni che battezza Cristo" per la chiesa dell'Annunciata a Parma, oggi non identificabile.

La bolla Exurge Domine colpisce Lutero e la scomunica è ratificata l'anno seguente. A Parma il Correggio si accinge ad affrescare la cupola di San Giovanni Evangelista. A Roma muore Raffaello: la Trasfigurazione del Sanzio (Pinacoteca vaticana) e la Resurrezione di Lazzaro di Sebastiano del Piombo (Londra, National Gallery), entrambe ordinate dal cardinale Giulio de' Medici, sono esposte nella sala del Concistoro. 1520 Si colloca in quest'anno l'inizio dei lavori alla rocca Sanvitale a Fontanellato (Parma), un ciclo di affreschi con le Storie di Diana e Atteone nella stanza privata di Paola Gonzaga, moglie del committente Gian Galeazzo Sanvitale.

Scoppia la prima guerra fra Francesco (alleato di alcuni cantoni svizzeri e di Venezia) e Carlo V (alleato di Leone X e dell'Inghilterra). Gli scontri arrivano fino alle porte di Parma. La bottega di Raffaello, con Giulio Romano, Perin del Vaga, Giovanni da Udine, Polidoro da Caravaggio, domina l'ambiente romano. 1521 Nell'estate gli zii mandano Francesco a Viadana nel ducato di Mantova, insieme a Girolamo Bedoli, forse garzone della bottega dei Mazzola. A Viadana, il Parmigianino dipinge lo Sposalizio mistico di santa Caterina d'Alessandria per la chiesa di San Pietro, ora nella chiesa arcipretale di Bardi.

Muore Leone X. Gli succede Adriano da Utrecht col nome di Adriano VI, che imporrà una politica di austerità. 1522 Tornano a Parma, Francesco è incaricato, insieme al Rondani, all'Anselmi e al Correggio, di affrescare il duomo della città. Dal pagamento si ricava che il Parmigianino abitava nella contrada di San Paolo.

Dopo il breve pontificato di Adriano VI, viene eletto papa Giulio de' Medici con il nome di Clemente VII. 1523

Giunto a Roma dopo la peste scoppiata nell'estate, Giovanni Antonio Lappoli vi trova Perin del Vaga e il Rosso Fiorentino e vi conosce Giulio Romano, Sebastiano del Piombo e il Parmigianino. Giulio Romano lascia Roma e si trasferisce a Mantova, dove inizia i lavori per palazzo Te. 1524 Francesco Mazzola data e firma il Ritratto di Gian Galeazzo Sanvitale ora a Napoli, a Capodimonte. Dopo l'estate, accompagnato da uno zio materno va a Roma alla corte di Clemente VII presentandosi con alcuni suoi dipinti. Il papa, rimasto entusiasta, dice di voler affidare al pittore la decorazione della sala dei Pontefici, iniziata da Giovanni da Udine. Il proposito non sarà realizzato.

Vittoria spagnola a Pavia: Francesco I è fatto prigioniero. 1525

Francesco I costituisce con Clemente VII, Milano, Genova, Firenze, la lega di Cognac contro Carlo V. A Parma il Correggio è impegnato negli affreschi del duomo. 1526 Gian Giacomo Caraglio esegue un'incisione tratta da un disegno del Parmigianino con l'Adorazione dei pastori, ora ad Amburgo, alla Kunsthalle.

I lanzichenecchi di Carlo V mettono a sacco Roma e Clemente VII viene assediato a castel Sant'Angelo. Diaspora degli artisti: Rosso Fiorentino si trasferisce in Italia centrale, Perin dal Vaga a Genova, Sansovino e Giovanni da Udine a Venezia, Polidoro da Caravaggio a Napoli. 1527 Dopo il sacco di Roma, il Parmigianino abbandona la città. Ha appena finito la Visione di san Girolamo, ora alla National Gallery di Londra. Si trasferisce a Bologna, dove realizza, tra il 1527 e il 1528, la pala con San Rocco e il donatore per San Petronio e la Conversione di san Paolo, ora a Vienna.
CONTINUA


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