Ritratto di Gian Galeazzo Sanvitale, 1529, Napoli, Capodimonte. Sul verso del quadro si trova la seguente iscrizione: "Opus de mazolla 1524f.". L'opera è dunque firmata e datata. Il conte Gian Galeazzo Sanvitale aveva commissionato al Parmigianino gli affreschi nella camera della moglie, Paola Gonzaga, nella rocca Fontanellato. Il dipinto è stato letto in chiave astrologico-alchemica: il 7 e il 2 incisi sulla moneta sarebbero un'allusione ai pianeti Luna e Giove, posti rispettivamente nel settimo e nel secondo cerchio ermetico. | |
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