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AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI |
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VITA DI LONGHI |
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In seguito alla morte di Carlo II di Spagna (1700), senza eredi diretti, scoppia tra le maggiori potenze europee la guerra di successione spagnola (conclusasi nel 1713) che determinerà l'ascesa nella penisola italiana degli Asburgo d'Austria. Alvise II Mocenigo, eletto nel 1700, è doge di Venezia. Rimarrà in carica fino al 1709.
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1701 |
Il 15 novembre Pietro Antonio, primogenito di Alessandro e Antonia Falca, nasce a Venezia, nella parrocchia di Santa Margherita. Il padre è citato nell'atto di battesimo come "orese"; tuttavia - giusta la testimonianza degli scrittori contemporanei - era in realtà un gettatore d'argento. Il cognome Longhi non appare in quest'atto e negli altri relativi alla famiglia di Alessandro Falca: fu infatti adottato dal pittore solo quando intraprese la propria attività artistica.
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Il Balestra abbandona definitivamente Venezia. Il Canaletto inizia la sua attività di vedustista. |
1719 |
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Rosalba Carriera è a Parigi: successo e contatti con i maggiori artisti francesi, tra cui Watteau. |
1720 |
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Tra quest'anno e il 1734 Rosalba Carriera riceve da Parigi Figures des différents caractères, incisioni tratte da disegni, in particolare di Watteau. |
1728 |
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Francesco Guardi subentra al fratello Antonio come "pittore di casa" dei Giovanelli. |
1729 |
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Carlo di Borbone prende possesso del ducato di Parma dopo la morte di Antonio Farnese, ultimo della sua dinastia. A Venezia, il doge Carlo Ruzzini succede ad Alvise III Moscenigo. Scipione Maffei dedica alla sua città natale la Verona illustrata, opera da annoverare tra i massimi esempi di erudizione settecentesca. |
1732 |
L'8 luglio, in un pagamento in favore dello stuccatore Francesco Camozzi, Pietro Longhi (con questo cognome per la prima volta) viene citato come autore della pala che si trova sull'altar maggiore della parocchiale di San Pellegrino, vicino Bergamo, donata alla chiesa da G. P: Zanzogno. Il 28 settembre Pietro si unisce in matrimonio con Caterina Maria Rizzi nella chiesa veneziana di San Nicolò della Lattuga. Da questo matrimonio nasceranno undici figli, di cui solo Alessandro (nato nel 1733), Maddalena Anna (1738) e Antonia Lucia (1741) giungeranno alla maggiore età. |
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Carlo di Borbone sale sul trono di Napoli. |
1734 |
Data l'affresco con la Caduta dei giganti che decora lo scalone di palazzo Sagredo a Venezia. |
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Muore Giangastone de' Medici, ultimo della sua casata. Gli succede Francesco Stefano di Lorena (marito di Maria Teresa d'Austria), nuovo granduca di Toscana. Dal 1735 è doge di Venezia Alvise Pisani, che resterà in carica fino al 1741. |
1737 |
Risulta iscritto per la prima volta alla Fraglia dei pittori veneziani. Ne farà parte fino al 1773. Il 7 settembre Giulia Calbo Giovanelli fa spedire al barone Fedrigazzi a Innsbruck due dipinti: La clemenza di Alessandro di Giuseppe Camerata e La clemenza di Tito di Pietro Longhi, ora perduti. |
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Giunge a Venezia da Parigi l'incisore Charles-Joseph Flipart, che si tratterà fra le lagune fino al 1750, per recarsi poi a Madrid. |
1739 |
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Muore l'imperatore Carlo VI d'Asburgo. Gli succede, grazie allo stratagemma procedurale della Prammatica sanzione, la figlia Maria Teresa. A papa Clemente XII succede il cardinale Lambertini col nome di Benedetto XIV. Muore Antonio Balestra. Giambattista Piazzetta data L'indovina (venezia, gallerie dell'Accademia) e la Pastorale (Chicago, Art Institute). |
1740 |
Da documenti conservati all'Archivio di Stato di Venezia risulta che il Longhi risiede con la famiglia nella parrocchia di San Pantalon, in una casa avuta in affitto dal nobiluomo Leonardo Emo, nelle vicinanze della scuola di San Rocco (attualmente anagrafico Dorsoduro 3802). Paga quarantaquattro ducati annui; conserverà questa residenza fino alla morte. |
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Muore Giannantonio Pellegrini. È doge Pietro Grimani. |
1741 |
Data il Concertino delle gallerie dell'Accademia di Venezia. |
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Tra quest'anno e quello successivo è presente a Venezia Jean-Jacque Rousseau. |
1842 |
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Muore Michele Marieschi. |
1744 |
Data il Risveglio di Windsor Castle. |
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Giugne a Venezia per un breve periodo Jean-Etienne Liotard. |
1745 |
Il 25 marzo viene inaugurata la cappella dedicata alla Madonna di Loreto nella chiesa di San Pantalon a Venezia, affrescata dal Longhi. |
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Rosalba Carriera, ormai cieca, cessa la propria attività. Il Canaletto si reca in Inghilterra, dove si trattiene, con brevi interruzioni fino al 1755. Giambattista Tiepolo inizia a lavorare alla decorazione del salone di palazzo Labia. |
1746 |
Data la Visita a una dama del Metropolitan Museum di New York. Il 29 aprile viene battezzato Giancomo Andrea, figlio di Pietro, che morirà il 3 maggio successivo. Padrino è il pittore Jacopo Amigoni. |
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Muore a Bologna Giuseppe Maria Crespi. Jacopo Amigoni abbandona definitivamente Venezia per stabilirsi a Madrid. |
1747 |
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Ritorna a Venezia da Pisa Carlo Goldoni, che si dedica all'attività di scrittore di commedie per il teatro Sant'Angelo. Esce anonimo, a Ginevra, Lo spirito delle leggi di Montesquieu. |
1748 |
In una lettera del 7 dicembre, indirizzata all'editore bassanese Giambattista Remondini, il Longhi scrive che l'incisore Falsoni è impegnato nell'esecuzione di una stampa derivata da un suo dipinto ora perduto, raffigurante la Villeggiatura della dama. |
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A Venezia, l'architetto Giorgio Massari inizia a costruire palazzo Grassi, uno dei massimi esempi di architettura tardobarocca veneziana. |
1749 |
Da una lettera del 13 maggio al Remondini risulta che è in lavorazione un'altra incisione derivata dalla Visita al Lord ora al Metropolitan Museum di New York; probabilmente l'incisione è identificabile con quella eseguita dal Gutwein. Dalla stessa lettera risulta che è stato spedito a Dresda un dipinto raffigurante una Mascherata, ora perduto. |
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Il Goldoni scrive il Teatro comico, manifesto della sua riforma teatrale; sempre a quest'anno risale la "sfida" (vinta) del commediografo al pubblico del Sant'Angelo di Venezia: mettere in scena sedici nuove commedie per la successiva stagione teatrale. Il Tiepolo è a Würzburg dove rimane fino al 1753. |
1750 |
In un sonetto scritto in occasione delle nozze tra Giovanni Grimani e Caterina Contarini, Carlo Goldoni elogia l'arte del Longhi. |
CONTINUA |
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