Boccioni
La strada entra nella casa La strada entra nella casa,
1911,
Hannover, Kunstmuseum.

Boccioni ha scoperto che la «vera realtà è la sensazione», unica cosa di cui può essere certo e unica esperienza del mondo esterno che può avere. La fiducia nell'onnipotenza del suo sguardo permette ora all'artista di penetrare la superficie delle cose. Nella prefazione al catalogo della mostra futurista inaugurata nel 1912 alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi Boccioni dimostra di aver assimilato, ma anche dinamizzato, l'esperienza cubista nella nuova visione del dipinto La strada entra nella casa: «Dipingendo una persona al balcone vista dall'interno noi non limitiamo la scena a ciò che il quadro della finestra permette di vedere; ma ci sforziamo di dare il complesso di sensazioni plastiche provate dal pittore che sta al balcone: brulichio soleggiato della strada, doppia fila delle case che si prolungano a destra e a sinistra, balconi fioriti, ecc.

Il che significa simultaneità d'ambiente, e quindi dislocazione e smembramento degli oggetti, sparpagliamento e fusione dei dettagli, liberati dalla logica comune e indipendenti gli uni dagli altri».


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