Raffaello

quadro cronologico


AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI
VITA DI RAFFAELLO

A Luigi XII, morto nel dicembre del 1514, succede Francesco I; il nuovo re di Francia scende in Italia e riconquista Milano e il suo territorio. A Bologna, Leone X e Francesco I gettano le basi di un accordo che si trasformerà l'anno successivo in un trattato di pace. A Roma, Antonio da Sangallo il Giovane inizia palazzo Farnese. Attorno a questa data Sebastiano del Piombo dipinge la Pietà oggi al Museo civico di Viterbo. Michelangelo lascia Roma per Firenze dove rimane fino al 1534. In quest'ultima città Andrea del Sarto inizia le Storie del Battista nel chiostro dello Scalzo. Machiavelli termina Il principe. In Inghilterra Tommaso Moro pubblica Utopia.
1515 Il 15 giugno vengono spediti nelle Fiandre i cartoni per gli arazzi destinati alla Cappella sistina. Con un breve del 27 agosto Leone X lo nomina soprintendente agli Scavi: le pietre recanti iscrizioni non potranno più essere utilizzate come materiale da costruzione e in ogni caso andranno sottoposte al suo giudizio; in questo periodo acquista in gran copia marmi antichi e manda disegnatori ovunque, persino a Costantinopoli, a copiare elementi architettonici di antichi monumenti. Il primo novembre Ferdinando Ponzetti, tesoriere generale della Camera apostolica, ordina che gli vengano corrisposti tramite Agostino Chigi trentacinque ducati per la stanza dell'Incendio di Borgo. L'8 novembre compra una casa nel rione di Borgo a Roma, ma forse è a Firenze per il concorso della facciata di San Lorenzo e in quello stesso momento potrebbe aver progettato il fiorentino palazzo Pandolfini. Sempre in quest'anno invia ad Albrecht Dürer in segno di amicizia e di stima, un disegno con due personaggi della Battaglia di Ostia affrescata nella stanza dell'Incendio di Borgo.

Alla morte del re di Spagna Ferdinando il Cattolico, il nipote Carlo d'Asburgo (il futuro imperatore Carlo V figlio di Giovanna la Pazza e dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello) eredita i domini delle Corone di Castiglia e di Aragona inclusi i possedimenti di Napoli la Sicilia e la Sardegna e i territori americani. Francesco I stipula due importanti accordi: il trattato di Noyon con Carlo d'Asburgo col quale vede riconosciuto il dominio francese sul ducato di Milano e il concordato di Bologna con Leone X che prevede tra l'altro, in cambio di importanti vantaggi, il riconoscimento della signoria dei Medici su Firenze. 1516 Il 3 maggio Pietro Bembo scrive al cardinale Bibbiena a proposito di una gita che si farà il giorno dopo a Tivoli con Raffaello e gli umanisti Navagero, Beazzano e Castiglione. Da un atto del 23 maggio risulta che i fratelli Porcari possidenti, gli debbono una cospicua somma di denaro. Alla morte dell'elefante Annone, donato dal re del Portogallo al papa, esegue un ritratto dell'animale sulla tomba del quale viene posta una lapide con la data 8 giugno, elaborata dai dotto umanista aquilano Giovanni Battista Branconio, amico di Raffaello. In una lettera del 22 novembre a Michelangelo, Leonardo Sellaio parla di un putto in marmo ideato da Raffaello, oggi perduto. Il 20 dicembre riceve il saldo dei cartoni eseguiti per gli arazzi della Cappella sistina.

Lutero affigge sulle porte del duomo di Wittenberg le novanta cinque tesi contro il commercio delle indulgenze. Leonardo si trasferisce ad Amboise, alla corte di Francesco I. 1517 Il 10 gennaio contrae un prestito col banchiere Bernardo Bini Commissione da Alfonso I d'Este di un Trionfo di Bacco che, malgrado i solleciti, non concluderà. Il 19 luglio risultano terminati i lavori nelle Stanze, mentre gli allievi di Raffaello ricevono un pagamento forse per la sala dei Palafrenieri, oggi trasformata. Il 7 ottobre acquista il palazzo costruito da Bramante in via Alessandrina a Roma.

A Firenze Pontormo dipinge la Madonna e santi per san Michele in Visdomini e Rosso Fiorentino la Madonna e santi per Santa Maria Nuova (ora agli Uffizi). Tiziano completa L'Assunta in Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. 1518 Si montano i ponteggi nella sala di Costantino. Lavora al San Michele arcangelo debella Satana e a una Sacra famiglia; la prima delle due opere era stata commissionata l'anno precedente dal nipote del papa, Lorenzo de' Medici, ed entrambe erano destinate al re di Francia Francesco I; i due dipinti furono conclusi entro l'anno. Nel settembre spedisce a Firenze il Ritratto di Leone X con due cardinali, eseguito per le nozze di Lorenzo de' Medici.

Muore Massimiliano d'Austria e Carlo d'Asburgo diventa imperatore col nome di Carlo V: è scontro frontale tra Francia e impero. Federico Gonzaga diviene marchese di Mantova. Leone X commissiona a Michelangelo la Sagrestia nuova di San Lorenzo a Firenze. Leonardo muore ad Amboise. A Parma Correggio dipinge la Camera della badessa nel convento di San Paolo. A Ferrara Tiziano consegna il primo dei dipinti per il Camerino di Alfonso I d'Este: l'Adorazione di Venere. Niccolò Copernico inizia i suoi studi sul moto dei pianeti. 1519 Nel febbraio Gerolamo da Bagnacavallo scrive al duca di Ferrara che Raffaello è occupato nella preparazione di una scenografia per una commedia dell'Ariosto (forse I suppositi). Riceve probabilmente quest'anno, insieme con Antonio da Sangallo il Giovane, la nomina di maestro delle strade. Possibile data della lettera a Leone X sulle antichità di Roma, presumibilmente stesa da Baldassarre Castiglione (ma secondo altre ipotesi stesa nel 1513-1515 o nel 1516-1517), con l'indicazione del metodo di rilevamento dei monumenti. Si ignora quale possa essere la relazione con la cosiddetta Pratica di Bramante, un trattatello che il grande architetto avrebbe scritto o abbozzato e che, finito poi in mano del pittore Luca Cambiaso, è scomparso. Il 3 giugno Baldassarre Castiglione scrive a Federico Gonzaga marchese di Mantova parlando di un disegno di Raffaello per la «sepoltura» presumibilmente di un suo predecessore. Progetta una villa su Monte Mario per Giulio de' Medici, poi detta villa Madama.

Con la bolla Exurge Domine Leone X scomunica Martin Lutero che risponde bruciando pubblicamente il documento sulla piazza di Wittenberg. Gli allievi di Raffaello proseguono la decorazione della sala di Costantino in Vaticano. Nella villa medicea di Poggio a Caiano, presso Firenze, il Pontormo inizia gli affreschi di Vertumno e Pomona A Parma Correggio dipinge la cupola di San Giovanni Evangelista. A Fontanellato, nei pressi di quella stessa città, il Parmigianino inizia i lavori alla rocca Sanvitale, un ciclo di affreschi con le Storie di Diana e Atteone. Viene rappresentata la commedia Mandragola di Niccolò Machiavelli che in questo stesso anno, per incarico del cardinale Giulio de' Medici, inizia la stesura delle Istorie fiorentine. 1520 Il 24 marzo compare come testimone in un atto notarile. Il 6 aprile muore dopo una breve malattia di poco più di una settimana. La carta di Roma antica, ignorata dal Vasari e citata da Baldassarre Castiglione nel sonetto laudativo per la morte di Raffaello, scomparve ben presto o non fu mai finita. Nel 1527 vengono pubblicate le Antiquitates Urbis di Andrea Fulvio, allievo di Pomponio Leto, in cui il grande umanista dice che Raffaello aveva dipinto, su sua indicazione, la Roma antica. Nello stesso anno, nell'opera Antiquae Urbis Romae cum regionibus Simulachrum (il lustrato) del dotto Fabio Calvo, amico del cardinale Giulio de' Medici (che sarà eletto papa di lì a poco, nel 1523, col nome di Clemente VII), non si fa cenno del lavoro di Raffaello.
TORNA INDIETRO


inizio | sommario | capolavori | bibliografia