I coniugi Arnolfini, 1434, Londra, National Gallery. Giustamente ritenuto esemplare della produzione eyckiana, il dipinto presenta la coppia di sposi all'interno della camera da letto: soffermiamoci su questa veduta d'interno, minuziosamente osservata in ogni dettaglio e còlta con squisita sensibilità per la composizione spaziale d'insieme. La luce proveniente dalla finestra a sinistra, alle spalle di Giovanni Arnolfini, contribuisce a creare l'effetto di profondità, mentre alcuni sottili artifici portano al coinvolgimento di chi osserva. La stanza infatti è impostata come se ci si fosse già inoltrati di qualche passo oltre la porta, il cagnolino in primo piano fissa attento e teso l'osservatore e, soprattutto, lo specchio rotondo appeso alla parete di fondo riflette non solo le spalle dei due ritrattati, ma anche la porta di accesso della camera sulla cui soglia sostano due personaggi maschili che sono stati interpretati come i testimoni all'atto delle nozze (uno dei due forse lo stesso Jan van Eyck che nella firma apposta sopra lo specchio segna Johannes de Eyck fuit hic, 1434). Così chi osserva prova quasi la sensazione di trovarsi materialmente all'interno dello spazio dipinto, di partecipare personalmente alla scena. | |
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